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perché il gatto si lecca?

Grooming: perché il gatto si lecca?

A cura di Ewa Princi
Etologa ed esperta di comportamento e psicologia dei gatti

La maggior parte dei gatti trascorre fino al 50% del loro tempo da svegli dedicandosi alla toelettatura. Non a caso il gatto è conosciuto come animale molto pulito.


L’importanza del grooming nei gatti, fin dalla nascita

Il primo compito di mamma gatta dopo il parto è rompere il sacco amniotico, quindi leccare il gattino con la sua lingua ruvida per stimolare la sua respirazione. Quando il gattino inizia a succhiare il latte dalle sue mammelle, mamma gatta farà un massaggio con la lingua sulla zona anale e genitale del gattino per stimolare il movimento intestinale e l’urinazione. Il gattino, infatti, fino alle 3 settimane di vita non è in grado di eliminare spontaneamente, ma ha bisogno di essere stimolato da mamma gatta.

Dalle 3 settimane i gattini emulano la mamma e iniziano a pulirsi da soli riproducendo la sequenza esatta imparata da mamma gatta.


I segnali del grooming: cosa vuol dire quando il gatto si lecca?

Al di fuori della semplice pulizia, però, la toelettatura ha una serie di scopi.

Non si limita infatti a mantenere un bell’aspetto. Questa attività mantiene la pelle sana stimolando la produzione di sebo, che viene diffuso sul pelo per lubrificare e proteggere il mantello e farlo brillare. Rimuove anche i peli morti e lo sporco nonché i parassiti come le pulci.

La toelettatura è un po’ il barometro della salute felina. Un aspetto non curato del mantello può segnalare infatti una malattia, ma potrebbe anche indicare, in un gatto anziano, un problema di artrite che non gli permette di eseguire i movimenti necessari per l’attività di grooming.

Ma non solo, purtroppo: uno stato cattivo del pelo può anche essere indice di un disagio emotivo che può innescare un comportamento di pulizia eccessivo, come il leccamento nervoso di una zona particolare che rimarrà priva di pelo oppure l’esatto contrario, ovvero una riduzione della pulizia quotidiana.

Inoltre, poiché i gatti non hanno ghiandole sudoripare, la loro saliva diffusa sul mantello li aiuta in qualche modo a rinfrescarsi nelle giornate calde.


Come fanno grooming i gatti?

Ogni gatto ha il suo rituale preciso di toelettatura, ma la maggior parte inizia dalla bocca, mento e baffi per poi proseguire con le spalle e zampe anteriori. Quindi laverà entrambi i fianchi e le zampe posteriori, i genitali e poi la coda.

Il gatto usa una delle zampe anteriori inumidita di saliva per strofinare il viso, la testa e le orecchie cambiando zampa a seconda del lato che sta lavando.

Successivamente, si gratterà con gli artigli posteriori per pulire il collo e le orecchie. Mordicchierà gli artigli posteriori per tenerli ben curati, e li rosicchierà per rimuovere la parte morta.

La lingua di un gatto è ricoperta di centinaia di aculei fatti di cheratina: le papille filiformi, che rendono ruvida la superficie della lingua, e aiutano a pulire e a pettinare il mantello, rendendo la toelettatura ancora più efficiente.


I diversi significati del grooming nei gatti:

Il gatto può leccarsi per ridurre l’ansia

I gatti usano anche la toelettatura per sentirsi meglio emotivamente.

Quando un gatto si trova in una situazione conflittuale o stressante, quando è incerto su come reagire a una situazione, può sembrare pronto a reagire ma invece improvvisamente si ferma e compie un atto che è fuori contesto rispetto alla situazione, come leccare una zampa ad esempio. Queste si chiamano attività di spostamento e sono comportamenti che riducono l’ansia.

Tra i comportamenti più utilizzati che sembrano inappropriati alla situazione definiti di “spostamento” troviamo proprio quello della toelettatura. In questi casi, la toelettatura funge da meccanismo auto-calmante che aiuta il gatto ad affrontare un conflitto.


Il grooming può essere una forma di automedicazione

La sensazione tattile ha un effetto diretto sulla chimica del cervello e sugli impulsi neurologici che fanno sentire più rilassato un gatto a disagio. In altre parole, il grooming può essere una forma di automedicazione felina!

Infatti come abbiamo visto le madri leccano i loro gattini non solo per pulirli, e stimolare l’eliminazione, ma questo comportamento offre conforto e rafforza il loro legame. Ecco perchè accarezzare o spazzolare il gatto è una forma molto piacevole di scambio affettivo tra umano e gatto, che offre al gatto (e anche a noi!) molto appagamento e senso di rilassamento.

È stato dimostrato, infatti, che il comportamento di grooming può attivare la serotonina, “ormone del buon umore“, che è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti a partire dall’amminoacido essenziale triptofano. Non a caso stress e noia possono portare il gatto ad un eccesso nel comportamento di grooming.


Grooming eccessivo: quando la toelettatura del gatto diventa ossessiva

Il leccamento in eccesso può diventare un comportamento ossessivo compulsivo che può portare a zone calve e piaghe della pelle. Il grooming eccessivo è spesso causato dallo stress e può essere paragonato all’abitudine degli umani di mangiarsi le unghie. Questo comportamento si auto-rinforza riducendo l’ansia e diventa ripetitivo, stereotipato, e può essere altalenante a seconda dell’attuale livello di stress del gatto.

I gatti, in generale, detestano intensamente i cambiamenti di qualsiasi tipo. L’arrivo di un neonato, una morte in famiglia, un nuovo animale domestico, anche il cambio dei mobili, potrebbero essere il fattore scatenante di questo comportamento.

Ci sono però anche cause fisiche come: morsi di pulci o tigna, disturbi neurologici, ecc. Quindi è necessario escluderli prima di pensare di gestire una risposta allo stress.

E poiché l’auto-toelettatura lenisce e calma il gatto, vorrà farlo ogni volta che deve affrontare un conflitto. Se il comportamento non viene affrontato, può provocare lesioni autoinflitte.


Una possibile causa di toelettatura eccessiva: pulci e altri parassiti

Le cause mediche che possono portare un gatto a toelettarsi eccessivamente sono di solito quelle che provocano prurito al gatto. Una delle cause più comuni è un’allergia. Proprio come le persone, i gatti possono avere allergie al cibo, alle pulci o a qualsiasi altra cosa nell’ambiente, naturale o meno. Quindi, se il tuo gatto inizia improvvisamente a pulirsi di più o ci sono chiazze di

pelo mancante, assicurati di controllare l’eventuale presenza di pulci. Il tuo veterinario ti potrà aiutare a capire di cosa si tratta e raccomandarti la giusta prevenzione alle pulci.

Non dimenticare che le pulci trasportano anche parassiti intestinali come la tenia e possono provocare reazioni allergiche. La dermatite allergica da pulci provoca un forte prurito che può portare anche a infezioni secondarie.

Se il tuo gatto si gratta o si lecca eccessivamente controlla la presenza di pulci. Anche se il tuo gatto vive solo all’interno dell’appartamento ricorda che le pulci non vivono solo in giardino, ma anche sui tuoi animali domestici e nella tua casa!

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