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Gli ascaridi nei cani e nei cuccioli: come avviene il contagio?

A cura del Veterinario
Dr. Giuseppe Faranda
@drbepsvet

Esistono, da sempre, dei grandi classici a cui facciamo riferimento per ogni categoria.

Vediamo qualche esempio: lo è la Divina Commedia o i Promessi Sposi per la Letteratura Italiana; lo è 007 – James Bond per gli agenti segreti e… beh, lo sono gli Ascaridi per i vermi intestinali! 🙂

Forse sono stati dei paragoni un po’ azzardati, ma anche divertenti e che possono rendere bene l’idea. Gli Ascaridi sono i classici vermi intestinali , quelli a cui tutti pensiamo in prima battuta!


Vermi ascaridi del cane: caratteristiche e pericolosità

Tondi, giallastri e con le estremità allungate. Gli ascaridi sono spesso definiti vermi “spaghetto”, a causa della loro caratteristica forma oblunga che tanto ricorda la tipologia di pasta.

Questi vermi presentano un dimorfismo sessuale: le femmine possono misurare fino a 18 cm e i maschi 10 cm (pensate, nel cavallo possono raggiungere i 4 metri!).

Si localizzano a livello dell’intestino tenue (il tratto intestinale immediatamente successivo allo stomaco) e nuotano controcorrente nel duodeno.

Sono definiti chimivori perché si nutrono di chimo, la sostanza in cui sono ridotti gli alimenti appena dopo la digestione gastrica. In definitiva, assorbono il cibo contenuto nell’intestino dei cani. Già da questo particolare, ci rendiamo conto dell’azione privativa che effettuano sottraendo nutrienti all’ospite. Il che è una situazione particolarmente pericolosa soprattutto per i cuccioli, in fase di accrescimento, con la conseguenza che la loro crescita può venire rallentata sensibilmente.

Le femmine degli ascaridi sono molto fertili: dopo l’accoppiamento con il maschio (che ha una coda a uncino per ancorarsi al corpo della femmina e garantire l’accoppiamento) possono produrre fino a 200.000 uova al giorno! Avete letto bene, DUECENTOMILA uova! “Mostruoso” no!?

Non si tratta esclusivamente di numeri notevoli: le loro uova sono delle vere teche protettive per le larve che si svilupperanno. Possiedono ben 3 strati di protezione a differente composizione chimica (dettaglio importante che giustifica la difficoltà riscontrata nella loro eliminazione con i normali detergenti) e sono estremamente adesive alla superficie e resistenti nell’ambiente (fino a un anno di resistenza ambientale). Al loro interno, ben custodita e al sicuro, si sviluppa una larva che infesterà i malcapitati che la ingeriranno.

Come avviene il contagio degli ascaridi nel cane?

L’aspetto sorprendente di questo verme intestinale è l’incredibile migrazione che effettua all’interno del corpo del nostro amico a quattro zampe. Ma come fa il cane a prendere gli ascaridi?

Gli ascaridi sono vermi intestinali caratterizzati da un tipo di ciclo diretto, cioè arrivano direttamente al loro ospite target: il cane. Occasionalmente, però, possono infestare dei topolini che si trasformano in ospiti indiretti poiché, se predati, veicolano gli ascaridi all’interno del corpo dell’ospite definitivo. Anche altri insetti, lombrichi, uccellini e piccoli mammiferi possono ingerire accidentalmente le uova depositate nell’ambiente e trasformarsi in veicolo per la trasmissione del parassita.

Ma, oltre a predare questi ospiti indiretti, come può, un cane, ingerire le uova degli ascaridi? Leccando superfici su cui si trovano uova rilasciate dalle deiezioni di animali infestati, ingerendo le feci stesse di altri cani o lambendo la zona perineale di altri soggetti.

Cosa succede quando un cane ingurgita uova di ascaridi?

Una volta all’interno del corpo dei cani, gli ascaridi, sotto forma di una piccola larva già contenuta nelle uova, iniziano la loro azione patogena compiendo quello che viene definito un ciclo entero-epato-pneumo-tracheo-enterico.

Difficile da comprendere? Bene, proveremo a spiegarvi che strategia di sopravvivenza sorprendente hanno sviluppato.

All’interno dello stomaco, i succhi gastrici digeriranno la parete solida e resistente delle uova. Le larve liberate arriveranno nell’intestino tenue (nel duodeno) dove penetreranno all’interno della parete per arrivare al circolo sanguino e iniziare il loro giro nel corpo del mal capitato. Prima tappa il fegato per poi arrivare al cuore che le manderà dritte a livello polmonare. Qui, con qualche leggero colpo di tosse e risalendo autonomamente verso la gola, si ritroveranno in trachea e poi in bocca, dove verranno deglutite per arrivare nuovamente nel duodeno, diventare adulte e fermarsi definitivamente per nutrirsi e riprodursi. Incredibile, no?

Gli ascaridi possono trasmettersi dalla mamma ai cuccioli di cane

Ovviamente, ritrovandosi nel torrente circolatorio e arrivando il sangue in ogni distretto corporeo, è possibile che alcune larve finiscano “fuori pista”, localizzandosi a livello somatico e in altri tessuti come le mammelle, la placenta o i muscoli.

Proprio grazie a questa loro particolarità, la trasmissione degli ascaridi avviene anche dalla mamma ai cuccioli di cane quando quest’ultimi sono ancora in utero (passaggio placentare) oppure in seguito, attraverso l’allattamento.

I soggetti che rischiano di soffrire maggiormente di un’infestazione di ascaridi sono, sicuramente, i cuccioli e i cani immunodepressi.

Gli ascaridi sono pericolosi anche per i cani adulti

Contrariamente a quanto si pensi, anche gli adulti possono contrarre una parassitosi da ascaridi. La sintomatologia per loro è molto blanda, se non quasi assente, grazie all’ormai terminato accrescimento e a un sistema di difese molto più performante rispetto a quello di un cucciolo. Non dimentichiamoci, in aggiunta a quanto appena detto, che la prevenzione regolare, se fatta in maniera corretta, aiuta a debellare delle parassitosi in essere.


Infezione da ascaridi nei cuccioli di cane: quali sono i sintomi?

Tornando ai cuccioli di cane, l’azione patogena degli ascaridi è di tipo:

  • Ostruttiva: occupano il lume intestinale e creano problemi di motilità. Fateci caso: spesso i cuccioli infestati hanno tutti il ventre gonfio, cioè una pancia a forma “palloncino”.

In caso di infestazioni massive, il cagnolino potrà defecarli, ma anche vomitarli e, ahimè, non è mai uno spettacolo così piacevole a cui assistere! Sono le situazioni in cui si possono infatti individuare i vermi nelle feci o nel vomito.

  • Sottrattiva: nutrendosi dei micro e macro-elementi introdotti con l’alimentazione, sottraggono all’ospite la materia prima per il suo accrescimento. Cuccioli molto infestati, infatti, hanno un accrescimento rallentato.
  • Tossica: le scorie prodotte dagli adulti possono, a lungo andare, intossicare il cucciolo a livello neurologico.

Soffermiamoci, però, sui sintomi da infestazione da ascaridi più visibili, quelli per il quale portate il vostro cane dal veterinario:

  • Vomito
  • Diarrea
  • Inappetenza
  • Coliche addominali
  • Abbattimento e stanchezza
  • Pelo opaco e cane disidratato.

Esiste un rischio contagio da ascaridi per l’uomo o per i bambini?

Ovviamente, dopo tutti questi sgradevoli particolari, non poteva mancare anche l’aspetto zoonosico! Quella da ascaridi si tratta, infatti, di una zoonosi minore.

L’infestazione avviene per ingestione di uova di ascaridi. I bambini sono i soggetti più predisposti a farlo, giocando con il terreno, la sabbia e non attuando le normali e consuete norme igieniche dopo aver accarezzato un cane infestato.

Nel corpo dell’uomo le larve di ascaridi non diventano adulte, ma attuano comunque il loro “viaggetto” ematico e si vanno a localizzare in distretti indesiderati causando due tipi di problemi:

  1. Larva migrans viscerale: la larva arriva a livello di muscoli o organi e crea sintomi aspecifici.
  2. Larva migrans oculare: si localizza a livello della retina provocando danni alla vista.

Non temete, però: una corretta profilassi igienica e un minimo di attenzione per non ingerire materiale infetto (parliamo sempre di terreno e feci principalmente) sono sufficienti per eliminare il rischio!

In questo viaggio alla scoperta dei “nemici invisibili” dei nostri amici cani, spero sia sempre più evidente l’importanza della prevenzione e del concetto di “unica salute”.

Il loro benessere e il loro buono stato di salute si estendono anche a quello delle persone con cui convivono.


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